Caffè
Tipi di caffè
Più di mille anni fa questo frutto molto simile alla ciliegia venne scoperto nell’ Etiopia. Il frutto stesso contiene due semi e ben presto dopo la sua scoperta si diffuse in tutte le parti del mondo. Tuttavia le specie di caffè che vengono coltivate su larga scala sono solamente due: L’Arabica e la Robusta.
Arabica Questo tipo di caffè è quello più coltivato e importante di tutti. La pianta cresce sui 2000 metri, soprattutto all’ombra di alberi molto alti e per questo viene chiamato anche “caffè di montagna”. Questa specie di caffè, inoltre, contiene soltanto la metà della caffeina al contrario della specie Robusta, ma ha un sapore aromatico, morbido e pieno ed ha un gusto delicato in bocca. Insomma un caffè di altissima qualità.
Robusta Quest’altra specie di caffè invece cresce nelle pianure e nei bassipiani fino a circa 1000m di altezza. In confronto all’Arabica questo caffè è meno sensibile al calore, ma la percentuale di caffeina contenuta in questo tipo è di 2-4%. La specie Robusta viene usata e coltivata soprattutto per la produzione di caffè americano, perché è più amaro e ruvido del caffè Arabica. Inoltre questo tipo di solito viene usato per produrre l’espresso italiano, perché migliora la formazione della crema del caffè.
Si usa unire i due tipi di caffè per ottenere una miscelazione di caffè ottimale, visto che entrambi i tipi hanno proprietà e sapori un po’ diversi. In questo modo si possono unire i vantaggi di entrambi e questa mistura ne una deliziosa dimostrazione.
Torrefazione
La torrefazione è la parte più importante della produzione del caffè. Solo grazie ad essa il caffè riesce ad avere il suo sapore tradizionale, il colore e proprio grazie alla torrefazione viene risvegliato l’aroma dei chicchi di caffè per fare di questa bevanda una delizia unica nel suo genere. Durante il processo gli oli essenziali contenuti nei chicchi vengono in superficie e vanno a creare delle congiunzioni aromatiche, che poi vengono chiamate oli di caffè. Quest’ olio di caffè contiene dalle 800 alle 1000 sostanze ed è proprio lui a costituire il sapore della bevanda. Oggi ci sono due metodi di torrefazione predominanti che vengono utilizzati: la torrefazione industriale e quella artigianale. Con la torrefazione industriale i chicchi di caffè vengono sottoposti a temperature dai 400°C ai 600°C dai 3 ai 5 minuti nella camera di tostatura per poi scaldarli fino a 260° C. Dopodiché i chicchi vengono raffreddati con acqua fredda.
Invece con la torrefazione artigianale il tamburo di torrefazione viene riscaldato dall’esterno. Inoltre questo tamburo viene fatto roteare continuamente e in questo modo i chicchi vengono tostati dai 6 ai 20 minuti. Al contrario della tostatura industriale i chicchi poi non vengono raffreddati con l’acqua, ma all’ aria. In questo modo l’acidità del caffè diminuisce e invece aumenta la compatibilità di questo caffè che non crea problemi all’ intestino.
Salute
Dopo l’acqua il caffè è la bevanda più bevuta su tutto il globo. La sua popolarità è dovuta soprattutto al suo aroma ed al suo profumo, ma anche al suo effetto tonificante e stimolante. Quest’ effetto può essere ricondotto alla caffeina contenuta proprio nella bevanda. Il caffè risveglia e tonifica il corpo e il nostro metabolismo, incrementa la circolazione del sangue soprattutto nelle aree del cervello e favorisce il consumo calorico.